Diamanti colorati e 4D: l’innovativa Linea Iris

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Già nel XVII secolo lo scrittore francese Jean de la Bruyere sosteneva che: “Le cose più rare al mondo, dopo il buon senso, sono i diamanti e le perle”.

Chissà cosa direbbe oggi se vedesse come sono meravigliosi i diamanti colorati, tanto rari quanto affascinanti!

Difficili da reperire in natura, quelli con tonalità molto sature sono circa lo 0,01% del totale dei diamanti naturali e si chiamano fancy.

Proprio come quelli incolore, anche i diamanti colorati si sono formati sotto la crosta terrestre attraverso la cristallizzazione di molecole di carbonio ad altissime temperature e sono affiorati in superficie a causa di forti eruzioni vulcaniche.

Tra le diverse colorazioni, la più rara è quella arancione seguita dal rosso, dal verde, dal rosa e dal blu mentre i diamanti gialli e quelli marroni sono i più comuni, anche se parliamo sempre di pietre rare.

Se vi state chiedendo da cosa derivino queste diverse tonalità, cerchiamo di spiegarvelo in maniera quanto più semplice possibile.

Il diamante è composto quasi esclusivamente da carbonio cristallizzato, ma durante il suo processo di formazione alcuni elementi presenti nelle rocce come l’azoto, il nichel o il boro, possono rimanere intrappolati nel reticolo cristallino del carbonio.

Questi elementi, che in realtà sono delle impurità, permettono alla pietra di assorbire gran parte delle lunghezze d’onda della luce e di “portare fuori” le onde non assorbite, creando così diverse nuances di colore.

A dimostrazione, ancora una volta, che la natura è il miglior artista di questa terra.

Tornando agli elementi che determinano le diverse colorazioni, i più comuni sono l’azoto e l’idrogeno, ma può esserci anche il boro. In base a come l’azoto si posiziona nel reticolo cristallino, ad esempio, possiamo avere varie configurazioni che danno vita ad un diamante di colore giallo molto intenso, detto canary yellow.

La maggior parte di queste rare pietre colorate hanno però una tonalità che varia da lievemente paglierina o cape yellow a giallo acceso e in questo caso il colore è dato dall’unione di tre atomi di azoto.

L’idrogeno e il nichel sono invece gli elementi che concorrono a creare una nuance leggermente verde che troviamo in alcuni diamanti e a loro si deve quello che viene chiamato effetto camaleonte perché la pietra cambia colore in maniera naturale se viene esposta alla luce dopo essere stata al buio. Cos’altro dire, se non che è davvero affascinante?

Tra i diamanti verdi, il più conosciuto è il Dresden Green, di taglio brillante a goccia, che venne importato dall’India all’Europa da un mercante londinese prima del 1727 e che fu acquistato da Augusto II re di Sassonia. Con la sconfitta della Germania dopo la II Guerra Mondiale la pietra passò alla Russia, ma fu restituita nel 1958 ed oggi si trova nella Volta Verde di Dresda. Il diamante, che quando era grezzo era di 119,5 carati, pare che porti fortuna e non stentiamo a crederlo, anche solo per il suo valore!

Diamanti colorati(Dresden Green. Fonte: Wikipedia)

Sempre a proposito di elementi, quando nei diamanti naturali si trova dell’idrogeno la pietra ha un color bianco latte, mentre se c’è del boro, per lo più in concentrazioni molto ridotte, la sua colorazione è blu oppure grigio-blu e, particolarità che lo rende unico, il diamante conduce corrente elettrica.

La gemma blu più famosa al mondo, che appartenne anche al Re Sole ovvero Luigi XIV, si chiama Hope e in origine era di circa 112 carati.

Diamanti colorati(Diamante Hope. Fonte: Wikipedia)

I diamanti arancioni in natura sono molto rari, e di conseguenza parecchio costosi, e spesso l’arancio rappresenta semplicemente la sfumatura di una tonalità principale come il rosa o il giallo.

Va detto però che ne esistono alcuni e tra questi segnaliamo il Pumpkin Diamond, di 5,54 carati che appartiene al gioielliere americano Harry Winston e che l’attrice Halle Berry ha avuto la fortuna di indossare nel 2002 durante la notte degli Oscar, e il Vivid orange di 7,53 carati che è stato trovato in Sudafrica.

Diamanti colorati(Pumpkin Diamond)

Ancora più rari sono infine i diamanti rossi, così come quelli neri che in realtà assumono questo colore per la presenza di tracce di grafite o altri minerali come la magnetite, l’ematite, o il ferro.

Il Diamante Gioielli, che ama stupire la propria clientela e soddisfare le esigenze di chi è alla costante ricerca di novità originali e naturalmente di lusso, ha creato la Linea Iris che si ispira alla Dea Iride che personifica l'arcobaleno e le sue diverse sfumature.

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(Girodito Iris. Oro rosa e diamanti gialli)

Innovativa e dal twist moderno, allegro e raffinato, la collezione abbina all’esclusivo brevetto 4D dei pregiatissimi diamanti colorati e ovviamente certificati.

 diamanti colorati(Trilogy Iris con Diamanti Cognac e Oro Rosa)

Poiché, come abbiamo evidenziato, è estremamente difficile reperire diamanti naturali colorati, il brand utilizza pietre rigorosamente naturali che sottopone ad un processo chimico che replica i passaggi naturali per far assumere ai diamanti i colori sopra descritti.

Tennis Oro giallo e Diamanti Verdi

(Tennis Iris in Oro Giallo e Diamanti Verdi)

Gli anelli, gli orecchini, i ciondoli e i tennis rilasciano così esclusivi accenti di luce di colore blu o verde o cognac o giallo – proprio come i diamanti che sono incastonati – che trasformano ogni gioiello in un’opera d’arte da indossare.

Linea Iris

(Linea Iris indossata da Rossella Brescia)

Proprio per la loro colorazione, queste creazioni di grande valore sono versatili, easy to wear e vi accompagnano con disinvoltura dall’alba al tramonto. Fatevi avvolgere dalla luce unica di un gioiello della Linea Iris!

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