Il 14 febbraio, tra tutte, è la festa che più fa battere il cuore. Non solo perché celebra gli innamorati, ma anche perché, diciamolo, scegliere il regalo giusto per lui o per lei non è un’impresa sempre così facile.
Districarsi tra fiori, cene romantiche & company richiede infatti un certo grado di concentrazione e fa aumentare le palpitazioni! Sicuramente nella top ten dei regali il gioiello a San Valentino è in cima alla classifica, ma anche in questo caso non tutti sono adatti a questa ricorrenza.
Il Diamante, con la sua storia quasi trentennale nel campo della gioielleria, può essere un valido alleato per chi desidera puntare sull’effetto wow perché crede in maniera sincera nell’amore ed ha addirittura dedicato una linea a questo tema.
D’altronde il fondatore della Maison, Maurizio Martone, e la CEO Roberta Bardon non sono solo colleghi, ma si amano ininterrottamente da più di 20 anni. E proprio lui, l’amore, è il fil rouge della loro vita perché si traduce non solo nella sfera privata, ma anche in quella aziendale.
(Roberta Bardon e Maurizio Martone, fondatori Il Diamante)
Nella sede di Valenza i gioielli sono infatti creati con passione e con una grande attenzione al minimo dettaglio da Maestri gioiellieri di lunga esperienza affiancati da giovani talenti. Ogni collezione ha un tema preciso ed è studiata per regalare stile a chi la indossa.
La linea Love, ad esempio, è dedicata all’amore e si compone di anelli, orecchini, pendenti e ciondoli a forma di cuore.
Per favorire la clientela nella scelta del gioiello a San Valentino, si suddivide in due tipologie: una caratterizzata da un cuore in oro rosa o bianco o giallo al cui interno è possibile scegliere l’iniziale del nome della persona amata, sempre in oro, ulteriormente impreziosita da un diamante o uno zaffiro o un rubino o uno smeraldo ed una in oro rosa o bianco o giallo formata da un doppio cuore.
Quello esterno è composto da luminosissimi diamanti e quello interno può essere scelto tra un rubino rosso come la passione, uno smeraldo verde come la natura più rigogliosa, uno zaffiro blu come le notti d’estate o un’acqua marina celeste come il cielo di primavera.
Qualunque sia il gioiello a San Valentino che sceglierete, per conquistare il vostro lui o la vostra lei potreste accompagnare il dono con una pillola curiosa su come è nata questa ricorrenza che si celebra in Europa, nel Nord e Sud America e in Estremo Oriente.
La tradizione insegna che intorno a metà febbraio già nell'antica Roma si celebravano i Lupercalia, feste legate alla morte e alla rinascita della natura e alla sovversione dello status quo per consentire all’universo e alla società di purificarsi e rinascere.
Le celebrazioni furono abolite da Papa Gelasio I (che fu pontefice dal 492 al 496 d.C.) e alcuni aspetti, soprattutto quelli legati alla sfera della sessualità primordiale, furono adattati all’ideologia cristiana e si ritrovano ancora oggi nel Carnevale.
Il Papa inoltre istituì una giornata dedicata all’amore romantico e scelse il Vescovo martire Valentino come protettore degli innamorati perché fu il primo a celebrare l’unione tra un legionario romano e una donna cristiana.
Secondo altre fonti, invece, la leggenda legata al 14 febbraio è nata successivamente e racconta che il Vescovo Valentino avrebbe donato ad una ragazza povera del denaro come dote in modo che si potesse sposare. Questo gesto, fatto senza secondi fini, elesse il santo a protettore degli innamorati.
Se poi volete stupire il partner o la partner con effetti speciali, potreste raccontare che il 14 febbraio del 1400 venne fondato a Parigi l’Alto Tribunale dell'Amore, un'istituzione che decideva in merito ai tradimenti e alla violenza contro le donne e che si rifaceva ai princìpi dell'amor cortese perché i giudici venivano scelti in base alla loro conoscenza della poesia d'amore.
Oppure potreste citare il passo di Ofelia, dell’intramontabile William Shakespeare, in cui la protagonista canta vaneggiando: "Domani è San Valentino e, appena sul far del giorno, io che son fanciulla busserò alla tua finestra, voglio essere la tua Valentina".
Last but not least, non dimenticate di accompagnare il vostro dono con un biglietto d’amore, la celebre valentina. La più antica, che è esposta al British Museum, risale al 1415 ed appartiene a Charles, duca di Orleans, che mentre era confinato nella torre di Londra scriveva versi romantici alla moglie residente in Francia.
L’Inghilterra vittoriana fu un’epoca particolarmente romantica tanto che il servizio postale istituì un’affrancatura speciale al costo di 1 penny, inferiore quindi a quella normale, per inviare gli auguri in maniera economica. Dal 1800 ad oggi i biglietti d’amore sono diventati un must imprescindibile per accompagnare il regalo di San Valentino e secondo la Greeting Card Association ogni anno il 14 febbraio ne vengono spediti circa un miliardo.
Chiudiamo con una considerazione: è vero che ormai in molti scelgono email o WhatsApp per dichiarare il loro amore, ma ammettiamolo: una frase scritta su carta ha decisamente un altro appeal.
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